Il XV congresso nazionale si è svolto in un momento nel quale la professione di TSRM è sottoposta a molte sollecitazioni e all’azione di forze contrastanti.
Da una parte una serie di fattori alimenta la crescita della domanda di prestazioni d’area radiologica (interessi economici, empowerment delle persone assistite, Internet, medicina difensiva, etc…), dall’altra un numero pari ma di verso opposto ne impone il contenimento (es. appropriatezza, sofferenze economiche, etc…).
All’interno di questo scenario complesso, quindi impegnativo, il TSRM è stato, allo stesso momento, spinto in avanti dai decisori (Ministro, Assessori, Direttori Generali e Direttori di Dipartimento e Strutture), che lo vorrebbero più qualificato e autorevole, e, al pari di altre professioni sanitarie, contenuto e trattenuto da chi, erroneamente, ne interpreta la crescita e la piena realizzazione professionale come condizioni dalle quali deriverebbe un detrimento per qualcuno (altri operatori sanitari) o qualcosa (qualità delle prestazioni erogate e/o dei processi all’interno dei quali il TSRM opera).
In tale situazione, le stelle polari che hanno orientato le valutazioni, le scelte e le azioni del TSRM sono
1) i bisogni della persona e 2) le modalità organizzative e operative più appropriate a soddisfarli in modo tempestivo ed efficace.
Il TSRM si è messo al servizio di questi due elementi, contrastando ed escludendo quelli che vanno in altre direzioni.
Da questa prospettiva, è già possibile affermare che il TSRM è pronto: ad intervenire subito e direttamente allorquando già in possesso delle necessarie competenze; ad affrontare le fatiche necessarie a rimodularle, ampliarle e specializzarle ogniqualvolta il sistema sanitario e le persone che ad esso si rivolgono glielo richiederanno.
Questi sono i temi principali sui quali si svilupperanno i lavori congressuali.